

Laboratori di Danze tradizionali del Sud Italia: Le Tammurriate e le Tarantelle di area campana.
Le danze tradizionali dell’Italia meridionale nella loro complessità eziologica conservano un collante: il loro tratto comune è l’alterità. Come la lingua parlata, il gesto coreutico rappresenta il sedimento di una cultura identitaria e rappresenta ogni più piccolo aspetto della peculiarità antropologica di tali territori.
Nello specifico dell’excursus fra le tammurriate vesuviane e le tarantelle di area campana, tale premessa diviene il motivo conduttore di introduzione, studio e approfondimento alla ricerca, oltre che di un generale star bene insieme e star bene danzando, di una riconoscibilità, di un significante
espressivo che ci rincongiunga alla matrice delle nostre passioni.
Le tammurriate (agro-nocerino sarnese; dell’Avvocata; pimontese) ci condurrano alla scoperta di tre elementi topici dell’etnopsicologia
popolare vesuviana:
- l’asse accoglienza/conflitto;
- l’asse religiosità comunitaria/ritualità pagana;
- l’asse ritmico binario/ternario.
In ciascuna delle manifestazioni coreutiche locali del ballo sul tamburo questi tre assi si alternano in evidenza caratterizzandone l’ essenza.
Nella grande famiglia delle cosiddette tarantelle di area campana tratteremo: la festa liberatoria dei rituali carnascialeschi delle tarantelle irpine, la tarantella alla Montemaranese; l’amore come costante ispirazione della coesione comunitaria delle tarantelle garganiche; l’ancestrale paganesimo delle tarantelle pastorali appenniniche e in particolare del Cilento e del monte Pollino.