Cerimonia del solstizio d’estate, attraverso il fuoco nel Mediterraneo

Nella cultura agro-pastorale del nostro mediterraneo l’elemento del fuoco è presente in diversi rituali e cerimonie della ruota dell’anno.
Incontreremo la sua fiamma durante la Cerimonia del Solstizio d’estate, momento di massima potenza della luce solare.
Il Sole del solstizio estivo ha un influsso benefico su tutti i fiori, le erbe, gli alberi, le pietre, l’acqua, a testimoniarlo le tante usanze connesse alla notte di San Giovanni Battista. Il Solstizio d’estate non è soltanto quel periodo in cui il Sole raggiunge la sua massima declinazione positiva sullo zodiaco celeste. “Porfirio scriveva che i solstizi sono simboli del passaggio o del confine fra il mondo dello spazio e lo stato dell’aspazialità, fra il mondo soggetto al tempo e all’eternità. Dalla prima porta solstiziale, quella estiva, si penetra infatti nel mondo delle genesi e della manifestazione individuale, da quella invernale si accederà agli stati sovraindividuali.” (Florario – A. Cattabiani)
Entrambe i solstizi sono dedicati a Giano bifronte, dio delle porte.
Accenderemo un fuoco con erbe solstiziali e attraverseremo il cerchio-porta per risvegliare la natura selvaggia e ribelle di cui Prometeo ci fece dono ai primordi.
Libereremo le sue catene con preghiere, canti e suoni e la luce vincerà le tenebre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *